Recensione di La casa rossa di Mark Haddon, Torino : Einaudi, 2013
Le pagine di Haddon sono piene di cose. C’è tutta la stratificazione della materia dall’Inghilterra vittoriana in poi: fango, carbone, metallo, pelle, mattoni, feltro, carta, cemento, policarbonato. Come a sostenere i flussi di coscienza dei protagonisti del protagonisti. I dialoghi sono vivi, attenti, scarni e completi. Per nulla il mio genere, ma impossibile non apprezzarlo.