Recensione di Un amore bonsai, di Barbara Zanetti, Milano : Indies g&a, 2014
All’autrice non mancano le idee per costruire una storia; non mancano una discreta abilità scrittoria, un gusto per il particolare non essenziale (che nei gialli è sale e pepe) e la capacità di costruire i personaggi. Questi sono vivi, sono persone, nelle loro piccole manie e nelle loro paure, sul lavoro e nella vita privata.
Nel complesso, però, Un amore bonsai sembra scritto da una liceale del giallo. Zanetti si prende giustamente cura di stupire, agganciare e rassicurare (quando serve) il lettore, ma lo fa spesso scavalcando le necessità della storia, che dovrebbe vivere di vita propria, e invece appare sempre nella propria intelaiatura: la trama pare composta di elementi di vita vissuta (da qui la veridicità di molti passi) e costruzioni sceniche un po’ banali, perdendo così l’omogeneità che le darebbe maggiore forza.
Tre stelle perché il libro si fa leggere, e perché un’altra chance alla coppia investigativa va data.