Ma è grottesco…

grottesca

Oggi grottesco significa “innaturale”, “paradossale”, “deforme”, ma il termine arriva dalle #grottesche, decorazioni pittoriche che ornarono le ville romane in epoca augustea, per essere poi oggetto di riscoperta in epoca rinascimentale.

Queste decorazioni hanno come oggetto motivi geometrici all’interno dei quali si collocano mostruosi ibridi animali e umani. Talvolta hanno una finalità didascalica, e altre volte sono semplici decorazioni ornamentali.
Le grottesche si collocavano al confine dell’arte decorativa, e per questo beneficiavano di maggiore libertà dai canoni; per questo motivo sono state fonte di novità, che hanno poi preso piede in modo più istituzionalizzato.

Ai margini delle opere “serie” sembravano poco più che scarabocchi, ma sono state fonte per lungo tempo fonti di ispirazione sia pittorica sia iconografica.

Spesso gli scarabocchi sono tanto importanti quanto lo sono i documenti istituzionali, perché se questi ultimi riflettono il sapere consolidato, i primi ne mostrano la fantasia, le direzioni nuove e non ancora intraprese: in definitiva, la loro anima.