Impermeabili, sigarette e whisky

Bulli sotto la mole

di Giò Trevisan

Recensione di Bulli sotto la Mole: un’indagine di Bob Lancetti, Milano : Indies g&a, 2014

Bulli_sotto_la_Mole

Se il noir ha un canone, non vi è dubbio che Giò Trevisan se ne appropri. L’omicidio iniziale, il cliente che va dall’investigatore privato perché la polizia non indaga sull’assassinio, l’investigatore squattrinato innamorato della segretaria, l’intreccio dei filoni. Tutto secondo le attese. Quindi, per gli amanti del genere, suppongo, una buona lettura.
Anche le descrizioni, però, sono canoniche, non vi è mai uno slancio d’introspezione oltre a quello dovuto, i personaggi sono stereotipi di purezza quasi perfetta (giusto lo spacciatore senegalese esce dal coro del canone), il turpiloquio non è né celato né cercato; per buona misura, i refusi della trascrizione su Kindle si sommano a quelli dell’autore (visto che si scrive “abitué” con l’accento acuto, perché non metterci l’acca iniziale?).
Da leggere se si vuole prendere un filone poliziesco all’inizio (siamo alla seconda indagine di Bob Lancetti, e tutto lascia pensare che l’autore ne abbia in serbo altre); non consigliabile per gli altri.

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