Recensione di Crash di J. G. Ballard
Mai scontato, con tempi a volte serrati e a volte dilatati, _Crash_ è il classico romanzo da pugno nello stomaco. Ballard intesse una trama che non dà molti riferimenti, sballotta e stupisce. Tutto è all’insegna dell’unione sinestesica tra uomo e tecnologia: gli odori sono di metallo, benzina, fluidi corporei; gli umani hanno protesi, che li legano idealmente e fisicamente alle macchine; per i personaggi le visioni delle automobili sono eccitanti quanto le forme biologiche; le mani toccano carne come se fosse metallo e viceversa; lo stridio delle lamiere è come un sussulto di piacere sessuale. Infine, la morte è come la fine di un corpo meccanico. Cinque stelle perché di cose simili in giro non ce ne sono molte.