Recensione di Il Paradiso per davvero di Todd Burpo, Milano : Rizzoli, 2013
Come non credere a un bambino di quattro anni? Come non commuoversi di fronte a un simile racconto? Come mettere in dubbio la parola di un innocente? D’accordo.
Se il racconto serve di conforto, di aiuto, tanto meglio. Ma.
Il bimbo è figlio di un pastore protestante, cita canti di salmi, sta in braccio a Gesù come fosse Santa Claus; insomma, il suo immaginario è pienamente rispondente agli stimoli che riceve, come giusto che sia. E magari vuole fare bella figura con i genitori, per essere meglio della sorellina. Quindi parla delle cose che sente da papà durante i sermoni e in casa. Oppure ha veramente vissuto un’esperienza extracorporea.
Una stella perché ci devono convincere della verità del tutto pretendendo che il bimbo non abbia mai sentito della sorellina morta, e perché c’è qualcuno che su queste cose guadagna denaro.